Bagnata dal Mar Grande e il Mar Piccolo, Taranto è una città pugliese che ha sviluppato nel corso della storia un rapporto privilegiato con il mondo marino. In tal senso, rappresentano una preziosa testimonianza le leggende legate alla fondazione stessa del suo abitato. Infatti, il nome della città rievoca la figura dell’eroe mitologico Taras, figlio del dio Poseidone e della ninfa Satyria.
Secondo la leggenda, Taras approdò lungo le rive del fiume Tara, un corso d’acqua che successivamente assunse il suo nome. Poi durante la celebrazione di alcuni riti in onore della divinità paterna, lungo le rive dello Ionio, gli apparve un delfino. La comparsa dell’animale marino venne intesa come un segnale positivo e Taras scelse di fondare una città che assunse il nome di Saturo: il nucleo originario che, espandendosi, sarebbe diventato la città che oggi conosciamo.
La figura di Taras è rappresentata nelle prime monete (stateri) coniate nella Taranto magnogreca, nell’atto di cavalcare un delfino. Quindi, già in epoche remote i delfini popolavano le acque dello Ionio, tanto da assumere un ruolo centrale nelle leggende legate alla fondazione della città.
Attualmente, sappiamo che i delfini riescono a percorrere più di 100 km al giorno e possiedono un bio sonar che li aiuta ad orientarsi nella profondità degli abissi marini: per questo motivo, producono una serie di ultrasuoni utili per comunicare la presenza di pericoli o di prede ai loro compagni.
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